Compro oro: quali sono le tutele per i clienti?

Compro oro: quali sono le tutele per i clienti?

Ottobre 6, 2021 Off Di Redazione

Nell’ultimo decennio, in cui la crisi causata dai mutui subprime, prima, e dalla pandemia, poi, hanno provocato crisi economiche di rilevante entità, alcuni settori si sono dimostrati maggiormente resilienti, ampliando significativamente il proprio fatturato. È il caso, ad esempio, del settore dei compro oro, al quale hanno fatto ricorso in misura crescente un elevato numero di italiani.

Un mondo, quello dei compro oro, che si è rivelato di grande supporto per una vasta fetta di nostri connazionali, che vendendo un proprio bene prezioso, spesso inutilizzato da svariato tempo, hanno ottenuto la liquidità necessaria per finanziare spese non differibili temporalmente. Andiamo ora a scoprire com’è disciplinato questo comparto, per capire quali soggetti,  operano nel pieno rispetto della normativa vigente.

Limite del pagamento in contanti: a quanto ammonta?

A disciplinare il settore è il Decreto Legge n.92 del 25 maggio 2017, che ha radicalmente mutato il rapporto tra il compratore, ovvero l’esercente, e il venditore, ossia il cliente. Il primo aspetto riguarda il limite del pagamento in contanti: la soglia, infatti, è stata abbassata ad €.499,00.

La tracciabilità dei pagamenti, considerata un punto cardine nella lotta all’evasione fiscale, è un tema prioritario nel nostro paese, che da ormai svariati decenni punta a rimpinguare le deficitarie casse dello stato con norme sempre più stringenti: il cambiamento del limite del pagamento in contanti, in tal senso, va in quella direzione.

Se la somma da regolare è pari o superiore a €.500,00, il pagamento può essere regolato tramite assegno bancario/circolare recante la clausola di “non trasferibilità” oppure mediante bonifico bancario. Una metodologia di pagamento, quest’ultima, divenuta ormai di largo utilizzo, grazie, in primis, alla larga diffusione dell’home banking presso la clientela degli istituti di credito.

Il limite di pagamento, inoltre, è collegato ad un preciso arco temporale: l’incasso in contanti sino alla soglia limite prevista dalla legge (€.499,00) può avvenire solo ogni sette giorni. E’ concessa, tuttavia, la conclusione di un numero plurimo di contratti, purché la somma complessiva delle vendite non raggiunga €.500,00. Qualora questa disposizione non venisse rispettata, sia il venditore, ossia il cliente, che il compratore, ovvero l’esercente, rischiano delle multe decisamente salate

Atto di compravendita: di cosa stiamo parlando?

Per evitare di incorrere in sanzioni pecuniarie, è fondamentale che l’utente sia al corrente di queste informazioni e scelga un esercente che rispetti quanto disciplinato dalla normativa. D’altronde, nell’era del boom tecnologico e del mondo interconnesso, eseguire un bonifico è semplice e sicuro. Ed è, di fatto, la soluzione da privilegiare per un potenziale venditore,

Un altro aspetto di rilevante importanza è insito nella obbligatorietà di stilare un atto di compravendita, al cui interno devono essere contenute le seguenti informazioni: data e ora; descrizione dettagliata degli oggetti venduti, dalla tipologia al peso, passando per le caratteristiche del metallo; presenza di due fotografie digitali nitide dell’oggetto venduto; annotazione sulla scheda d’acquisto della quotazione in borsa dell’oro; rilascio della ricevuta di pagamento, con importo e tipologia di pagamento; fotocopia documento d’identità del venditore.

L’atto di compravendita rappresenta l’unico strumento in grado di rendere concreto per un principio cardine presente nel summenzionato Decreto Legge nr.92 del 25 maggio 2017: l’inalterabilità. Tradotto in altre parole, il compro oro deve garantire che tutti i documenti richiesti, foto nitide incluse, non siano in alcun modo modificati una volta compilati e firmati delle due figure presenti nel contratto.

Il cliente, di conseguenza, può valutare la serietà di un compro oro anche da questi dettagli: qualora non fosse rilasciata la ricevuta come sopra descritto, è meglio non procedere ad alcun tipo di vendita e rivolgersi ad un altro professionista del settore, che operi in maniere trasparente e cristallina.