Rottamazione auto, cosa c’è da sapere
Tra le passioni degli italiani spicca, senza alcun dubbio, quella per i motori. D’altro canto, l’Italia ha dato i natali ad una casa automobilistica, la Ferrari, capace di sfornare bolidi ammirata e venerati in ogni angolo del mondo, oltre ad altre marche che hanno scritto la storia delle quattro ruote: è inevitabile, quindi, che i cittadini del Belpaese vivano, visceralmente, il loro amore per il mondo dei motori.
Per moltissimi italiani, di conseguenza, l’addio alla propria vettura è un momento di forte impatto emotivo, specie se dopo anni di onorato servizio. Certo, la gioia di poter impugnare il volante di un nuovo veicolo lenisce la “tristezza”, ma un po’ di malinconia pensando a tutti i chilometri percorsi, ai luoghi dove ci ha accompagnato e alle emozioni che ci ha regalato, fa capolino in ogni singolo automobilista
Rottamazione autovettura: a chi rivolgersi nel pieno rispetto dell’ambiente
Questo momento agrodolce è sancito da una pratica di rottamazione, una situazione che ciascuno di noi ha vissuto perlomeno una volta nella vita, che dev’essere affrontata nel pieno rispetto di quanto previsto dal legislatore. Per demolire l’autovettura esistono, fondamentalmente, due alternative: consegnarla alla concessionaria dove acquistiamo il nuovo veicolo; rivolgersi ad una società esperta in demolizione e rottamazione delle autovetture.
L’ultima opzione, per quanto ovvio, è l’unica percorribile quando non si vuol procedere alla voltura del veicolo. Ed è da effettuare rivolgendosi ad un servizio rottamazione auto a Roma o in un’altra città della nostra splendida nazionale, purché ci si affidi a professionale serio e qualificato, in grado di adempiere a questa operazione nel pieno rispetto della normativa vigente e ad impatto “zero” dal punto di vista ambientale.
Chi ha qualche capello bianco ricorderà, purtroppo, quanto accadeva qualche decennio fa, quando ai bordi delle strade italiane venivano depositate, non di rado, svariate componenti di automobili non più utilizzabili. Uno spettacolo poco edulcorante, ancora oggi, purtroppo, talvolta presente lungo le nostre strade periferiche.
Rivolgendosi ad un esperto e navigato demolitore, invece, lo smaltimento dei pezzi dell’autovettura avviene in luoghi certificati e preposti per l’adempimento di questa operazione, nel pieno rispetto della normativa vigente e, soprattutto, tutelando adeguatamente quanto ci è più caro al mondo: l’ambiente.
Quali sono gli adempimenti da dover svolgere per rottamare il proprio autoveicolo
Per svolgere la rottamazione, però, è necessario espletare alcuni adempimenti. In primis, è necessario procedere alla consegna della targa anteriore e posteriore, oltre che dei seguenti documenti: certificato di proprietà (formato digitale o elettronico); carta di circolazione. Se non si fosse in possesso dei succitati documenti, è indispensabile porgere denuncia di “smarrimento/furto” e presentarla alla società incaricata della demolizione
A scopo cautelativo, prima di rottamare l’autoveicolo è consigliato effettuare alcune operazioni. È necessario, ad esempio, prendere contatto con la compagnia assicurativa con la quale era attiva la polizza RCA e informarla dell’avvenuta rottamazione del veicolo. In questo modo l’utente eviterà il pagamento non dovuto della polizza: qualora la compagnia non fosse a conoscenza della rottamazione, infatti, verrebbe inevitabilmente emessa una nuova quietanza di pagamento.
Dopo aver risolto il problema relativo all’assicurazione del vecchio veicolo, è raccomandato prendere contatto con l’ACI al fine di verificare la presenza di eventuali fermi amministrativi, che, nel caso fossero presenti, dovranno essere necessariamente rimossi per poter procedere, poi, alla demolizione del veicolo.
Svolte queste operazioni, è possibile rivolgersi, in tutta tranquillità, ad una società esperta nella demolizione, che, ultimate tutte le procedure, rilascerà un certificato di rottamazione. La produzione di questo documento svincola l’ex proprietario da qualsiasi responsabilità amministrativa, penale e civile, oltre che “liberarlo” dal pagamento del bollo auto.